Non si tratta solo di un fatto tecnico che risiede nella scelta del seme da piantare e aspettare che il fiore o altre parti del vegetale siano pronte per la trasformazione. No. C’è la scelta del terreno più adatto, l’esposizione solare giusta, il nutrimento giusto, la protezione da agenti inquinanti, da microorganismi aggressivi, la ricerca di “conviventi” possibili sia vegetali che animali, la creazione di un ambiente armonioso dove il vegetale trovi tutto il necessario per potersi esprimere al massimo con i suoi tempi di crescita. In altre parole dietro ad un prodotto naturale ben fatto c’è un’etica della Natura stessa da rispettare per avere, alla fine, quella Natura in quel flacone.
Il rispetto!!!
Ebbene, solo in questo caso, quello che rappresenta la base del prodotto finale, il vegetale in sé, avrà le caratteristiche giuste per dare il massimo delle sue potenzialità non solo chimico-fisiche-farmaceutiche,
ma energetiche-globali–risananti, perché a noi interessa soprattutto l’energia della pianta, la sua anima, il suo potenziale vibrazionale e non solo la sua chimica.
Quel profumo che arriva attraverso l’olfatto, fino nelle parti più intime del nostro cervello, della nostra psiche, sarà in grado di evocare, attraverso le sue numerose molecole, ricordi, immagini e stati di benessere dell’anima.
Leonardo Paoluzzi, medico chirurgo, agopuntore e fitoterapeuta